Beata Vergine di San Luca

Fondato nel lontano 1194 dalla pia romita Angelica Bofantini, il Santuario sorge sul Monte della Guardia a 289 mt di altitudine, collina poco distante dal cuore della città e che nell’antichità fu di grande importanza dal punto di vista strategico e difensivo per Bologna.

Attorno alla metà del 1200 un gruppo di suore domenicane iniziò a prendersi cura del luogo di culto e per cinque secoli fu protagonista della prosperità del Santuario che nel 1707 passò sotto il rettorato dei padri Domenicani devoti a Maria Vergine. Oggi sono i sacerdoti diocesani a prendersene cura.

L’attuale forma del tempio è opera dell’architetto Carlo Francesco Dotti che ne disegno la pianta ellittica che si amplia a croce greca fino a raggiungere l’altare principale che anticipa la cappella della Beata Vergine.

La prima pietra fu posta il 26 luglio del 1723 mentre la bella cupola centrale venne eretta nel 1747. L’estetica semplice, priva di decorazioni altisonanti amplifica la forma rotondeggiante della cupola che domina le tribune esterne e i giardini, simbolo distintivo e visibile da tutta la pianura circostante. Due scalinate curvilinee raccordano il cammino dei pellegrini con il famoso Portico di San Luca ultimato nel 1721 che con i suoi 666 archi, è il più lungo al mondo (3,79 km) e collega il Santuario all’Arco del Meloncello fino a raggiungere Porta Saragozza.

Da quasi 600 anni, nei giorni precedenti le celebrazioni dell’Ascensione l’immagine della Madonna viene portata in città dove rimane un’intera settimana nella Cattedrale di San Pietro.

Il valore di questo Santuario è impreziosito da opere d’arte di grande fattura: da Donato Creti a Guido Reni fino al Guercino, sono diversi i grandi nomi annoverati tra gli artisti chiamati nel tempo a renderlo unico.

L’icona della Madonna con bambino risalente al X o XI secolo che la tradizione fa risalire alla mano di San Luca Evangelista, secondo studi recenti sembrerebbe essere giunta fin qui dall’oriente al tempo delle crociate e campeggia nella cappella maggiore in una preziosa ancona marmorea.

Il Santuario ha grande importanza per la religiosità bolognese ed è il simbolo di una città operosa ma con gli occhi sempre rivolti al cielo.

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