Monte Bibele è un progetto culturale raro e prezioso. Area indagata ininterrottamente per mezzo secolo, rappresenta il più importante complesso archeologico italiano – uno dei più noti in Europa – per quanto riguarda le alleanze tra Celti, Etruschi ed altri popoli italici che tentarono di contrastare l’avanzata romana.
Dal 2015 l’Area è stata interamente riqualificata con la musealizzazione dell’abitato etrusco-celtico di Pianella di Monte Savino, la realizzazione di un Centro Servizi e la ristrutturazione dell’antico percorso di Via della Carrozza. I nuovi scavi, i restauri, i lavori di ripristino degli antichi piani di calpestio, delle strade di collegamento interno, hanno consacrato la rinascita di questa realtà archeologica, ponendo le basi per la sua piena valorizzazione, conoscenza e fruibilità in ambito europeo.
Il percorso al suo interno mostra un passato che rivive – un insediamento che ha il suo fulcro nel IV e nel III secolo a.C., quando Celti ed Etruschi occupavano la valle dell’Idice – diventando tangibile grazie alle ricostruzioni di antiche abitazioni poste tra i resti archeologici del villaggio stesso, in un contesto di grande importanza naturalistica e paesaggistica, tra formazioni geologiche e biodiversità.
L’area archeologica di Monte Bibele e il Museo Archeologico, situato a Monterenzio, luoghi distinti e non contigui, ma legati da un progetto di gestione unitario, costituiscono i primi due nodi del concetto di Parco in Rete, di cui il terzo nodo è il territorio stesso entro cui le due realtà sono inserite.
Le visite guidate e le attività didattico-scientifiche sono curate da archeologi specializzati e permettono di conoscere e sperimentare in prima persona antiche tecniche di produzione e stili di vita del passato.