Tappa caratterizzata da una grandissima ricchezza di punti di interesse e di bellissimi panorami. Da Zena si sale per un bel tratto per dirigersi verso il Santuario del Monte delle Formiche. Lungo il percorso si passerà nei pressi dell’antico Castello di Zena, della Torre dell’Erede e del borgo della Tazzola, che ospita il davvero peculiare Museo dei Botroidi, che vale assolutamente una visita. Dopo il Santuario, un bel tratto di crinale molto scenografico, seguito da una discesa e una risalita che portano al piccolo borgo di Castelnuovo di Bisano, che ospita una piccola, ma affascinante chiesetta dedicata a San Giovanni Battista. Poco più avanti si attraversa la bellissima Area Archeologica Naturalistica di Monte Bibele, per poi arrivare a Quinzano e da lì intraprendere l’ultima salita verso Loiano.
22,6 km
A metà strada tra Zena e il Monte delle Formiche si giunge al borgo della Tazzola. Una volta entrati nell’abitato una scritta sul muro di una vecchia stalla segnala il Museo dei Botroidi, una raccolta di sassi antropomorfi rinvenuti sul torrente Zena negli anni ‘60 da Luigi Fantini che vi faranno scoprire la storia di queste terre dal pliocene ad oggi. Un percorso geologico particolare, dove il visitatore è invitato a ‘toccare’ e, attraverso colore, tatto, odore, conoscere la storia della terra in modo diretto e coinvolgente attraverso 80 milioni di anni di storia. Un luogo unico e pieno di sorprese, come è unico l’ambiente del Contrafforte Pliocenico, riserva naturale ricca di monumenti naturali millenari.
Antichissimo, di origine matildica, costruito prima dell’anno 1000, il Castello di Zena ha ricoperto, durante la sua esistenza, tantissimi ruoli ed è stato oggetto di numerose trasformazioni. Da avamposto di confine fra Toscana ed Emilia, a prigione, a residenza e persino a base di comando tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. Numerose sono le storie e le leggende che riguardano questa costruzione, che ci si augura possa essere recuperata e riaperta al pubblico.
Probabilmente legata al castello è la storia della Torre dell’Erede (o della ‘Rete’), che si incontra poco più a monte del Castello stesso, costruita con funzioni di vedetta. A oggi non è possibile visitarla, in quanto proprietà privata, ma costituisce comunque una parte significativa del paesaggio lungo il cammino.
Monte Bibele è un progetto culturale raro e prezioso. Area indagata ininterrottamente per mezzo secolo, rappresenta il più importante complesso archeologico italiano – uno dei più noti in Europa – per quanto riguarda le alleanze tra Celti, Etruschi ed altri popoli italici che tentarono di contrastare l’avanzata romana.
Dal 2015 l’Area è stata interamente riqualificata con la musealizzazione dell’abitato etrusco-celtico di Pianella di Monte Savino, la realizzazione di un Centro Servizi e la ristrutturazione dell’antico percorso di Via della Carrozza. I nuovi scavi, i restauri, i lavori di ripristino degli antichi piani di calpestio, delle strade di collegamento interno, hanno consacrato la rinascita di questa realtà archeologica, ponendo le basi per la sua piena valorizzazione, conoscenza e fruibilità in ambito europeo.
Il percorso al suo interno mostra un passato che rivive – un insediamento che ha il suo fulcro nel IV e nel III secolo a.C., quando Celti ed Etruschi occupavano la valle dell’Idice – diventando tangibile grazie alle ricostruzioni di antiche abitazioni poste tra i resti archeologici del villaggio stesso, in un contesto di grande importanza naturalistica e paesaggistica, tra formazioni geologiche e biodiversità.
L’area archeologica di Monte Bibele e il Museo Archeologico, situato a Monterenzio, luoghi distinti e non contigui, ma legati da un progetto di gestione unitario, costituiscono i primi due nodi del concetto di Parco in Rete, di cui il terzo nodo è il territorio stesso entro cui le due realtà sono inserite.
Le visite guidate e le attività didattico-scientifiche sono curate da archeologi specializzati e permettono di conoscere e sperimentare in prima persona antiche tecniche di produzione e stili di vita del passato.
Arrivo della terza tappa, Loiano si trova in una posizione ideale per chi intende farne base per gite ed escursioni, toccando luoghi in cui la natura, la storia, il lavoro degli uomini hanno sedimentato testimonianze in grado di dire ancora qualcosa al visitatore attento. Sulla strada della Futa, storico collegamento tra Bologna e Firenze, ha da sempre rappresentato un punto di sosta ideale per i viaggiatori ed un luogo ideale per un periodo di vacanza.
Un territorio destinato ampiamente all’agricoltura biologica, che offre materie prime di prestigio, tra cui cereali, prodotti caseari, marroni e loro derivati, ben valorizzati dai punti di ristorazione locali. Il tutto unito a strutture sportive e percorsi per le attività all’aria aperta che possono soddisfare anche i più esigenti.
Un’offerta culturale ampia a varia grazie alla presenza dell’Osservatorio Astronomico, dei Giardini del Casoncello, del Percorso dei Mulini, delle importanti opere d’arte presenti nelle chiese della Parrocchia che arricchiscono anche le visite alle numerose e tipiche frazioni sul territorio, oltre ai numerosi eventi organizzati per valorizzare le tradizioni locali come: la Festa D’la Batdura, la Festa nel Bosco, le iniziative della Pro Loco, di Viva il Verde e delle numerose e attive Associazioni locali.
La Via Mater Dei, come tutti i percorsi sul versante emiliano romagnolo dell'Appennino, presenta diversi tratti con criticità che ne rendono difficile la percorrenza a seguito dei recenti eventi meteorologici.
In particolare le zone della Val di Zena, Monte delle Formiche, Monte Bibele, Scanello e Madonna dei Boschi sono state colpite da frane e allagamenti. In questi giorni si stanno effettuando sopralluoghi su tutto il territorio. Al momento è ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO mettersi per sentieri nelle zone citate.
La seconda parte del cammino, da Madonna dei Boschi in poi, presenta meno criticità, ma presenta anch’essa alcune problematiche, piccoli smottamenti, alcune strade chiuse al traffico ecc. C'è molto fango e i guadi sono assolutamente NON transitabili. Si raccomanda, prima di mettersi in cammino in qualunque area, di informarsi presso i punti informazione ufficiali.
Ci vorrà un po’ di pazienza, ma siamo assolutamente certi che in brevissimo tempo il percorso sarà nuovamente totalmente agibile!
VIA MATER DEI Il cammino dedicato ai Santuari Mariani dell’Appennino Bolognese
Foiatonda Cooperativa di comunità
Via della Libertà, 2 – Madonna dei Fornelli
40048 San Benedetto Val di Sambro (BO)